Messor Barbarus # 8

“La mia ricerca mostra luoghi possibili di ascolto, di connessione, di speranza. Invito ad assistere ad un momento magico dove la relazione transpecie è mediata dal corpo scultoreo, dove l’artificio si pone come sostituto della presenza umana e come possibilità per il mantenimento di un habitat. In quest’estetica di simboli di invito, indago anche le metodologie comunicative non umane, proponendo un immaginario dove la comunicazione tra esseri non è solo su un piano sensoriale umano. Pitture a livello installativo vanno a profumare lo spazio. Riportano il focus a micro situazioni che quotidianamente avvengono nel nostro ecosistema. I nuovi tempi del coabitare aprono il sipario ad un nuovo modo di abitare gli spazi. Una nuova considerazione politica del coesistere va perseguita malgrado i sacrifici.” Stefano Ferrari